COS’E’ LA BIOENERGETICA

L’immagine dell’io plasma il corpo attraverso il controllo che agisce sulla muscolatura volontaria.

Si inibisce l’impulso a piangere irrigidendo la mandibola, restringendo la gola, trattenendo il fiato e ritenendo l’addome. La collera può essere inibita con la contrazione dei muscoli del cingolo scapolare che portano indietro le spalle. Alexander Lowen

L’identità funzionale mente – corpo

Qualsiasi evento psichico si manifesta a livello corporeo attraverso tensioni muscolari e somatiche, in seguito alla costruzione di difese di fronte ad emozioni spiacevoli o incontrollate.

Questa corrispondenza tra mente e corpo dà l’avvio alla formazione dei tratti caratteriali e a vissuti emozionali che si esprimono nella forma, mobilità e rigidità del corpo.

Concetti di base

Il radicamento (grounding),  concetto introdotto da Lowen, descrive il contatto energetico con la realtà. Allo scopo di avere un buon contatto

energetico, è indispensabile che l’energia scorra liberamente verso quelle parti del corpo che sono a contatto diretto con il mondo esterno: organi di senso, braccia e mani, gambe e piedi, pelle e organi sessuali. Guardiamo un bambino quando piange, quando è arrabbiato o felice, oppure quando vuole qualcosa. Tutto il corpo partecipa in modo armonioso. Di una persona ben radicata si dice che “ha i piedi per terra”. Questa persona sente la connessione fra i suoi piedi ed il terreno sul quale appoggiano.

Appena cominciamo a crescere, di solito facciamo esperienza di come la libera espressione delle nostre emozioni si scontra con il rifiuto, la disapprovazione, l’umiliazione, la punizione. Impariamo presto, perciò, a controllare le nostre emozioni, e questo ha delle conseguenze. Blocchiamo permanentemente i muscoli coinvolti in queste espressioni medianti tensioni croniche, che sono inconsce.

blocchi nella gola e nelle mascelle ci impediscono di piangere o di gridare; ma ci impediscono anche di cantare o di gridare di gioia. I blocchi nelle spalle e nelle braccia frenano non soltanto il nostro desiderio di aggredire e di colpire, ma anche il nostro desiderio di abbracciare. I blocchi nella vita ci impediscono di piangere e gridare, altrettanto bene di quanto ci limitano il respirare e il sospirare. La contrattura dei muscoli delle gambe e dei piedi blocca la spinta alla ribellione, ma diminuisce anche la nostra capacità di stare in piedi e di essere indipendenti.

Ci sono molti muscoli che uniscono il bacino al tronco e alle gambe, come quelli della parte bassa della schiena, delle natiche, delle cosce, del pavimento pelvico. Tutti questi muscoli sono coinvolti nel controllo della sessualità e delle funzioni escretorie. Le loro tensioni croniche intorpidiscono la nostra sessualità e spesso sono causa di dolori lombari e di stimolo ad urinare frequentemente.

Lowen ha fatto ancora un’altra scoperta, forse la più importante: fintanto che abbiamo l’illusione di poter ottenere, da adulti, quello che ci è mancato da bambini, e che questo ci farà uscire dalla depressione, siamo predestinati a fallire. Nessun amore, nessuna accettazione da parte del terapeuta, o del compagno, ci potrà restituire l’esperienza perduta di essere accettati e amati per quello che eravamo da bambini. Poiché abbiamo permanentemente bloccato alcune inaccettabili autoespressioni non potremo mai fare l’esperienza di essere accettati per quello che siamo. Perché i nostri genitori ci hanno negato il sentirci accettati quando noi eravamo pieni di amore per loro? Questo ci procura una rabbia profonda ed inconscia. Ma è anche una rabbia giustificata.

Allentare questi blocchi non è mai facile. Noi crediamo che essi ci salvino dall’essere abbandonati e dalla terribile solitudine che ne conseguirebbe. Attraverso il lavoro con il corpo possiamo ammorbidire le tensioni e rivivere il desiderio di essere accettati e amati e la tremenda tristezza di aver desiderato invano. Essendo ben radicati ed avendo un corpo pieno di energia possiamo vivere nella nostra realtà adulta e perciò sentire che la ricerca tesa a recuperare quanto perduto da bambini è un’illusione.

Il metodo

Gli interventi in Analisi Bioenergetica sono infatti definibili come interventi complessi, nel senso che prevedono l’analisi del profondo secondo un approccio che procede partendo sia dal versante psichico, sia da quello corporeo: i temi emergenti, infatti, vengono affrontati ed evocati utilizzando sia il canale che, partendo dal piano mentale ed affettivo conduce al coinvolgimento corporeo, sia il canale opposto: ovvero quello che partendo dalla respirazione, dal movimento e dall’espressione corporea permette l’emergere di vissuti emotivi inconsci consentendone quindi anche il recupero e l’elaborazione a livello mentale ed affettivo. In entrambi i casi, comunque, il processo regressivo e il successivo processo di consapevolizzazione, vengono fortemente stimolati e favoriti proprio dal coinvolgimento unitario dell’organismo, ovvero a livello sia psichico che somatico.

Rispetto alla metodologia dell’intervento bisogna sottolineare che l’obiettivo primario è quello di ristabilire il libero movimento dell’energia del corpo, intervenendo in modo mirato sui blocchi energetico / emozionali presenti nel paziente riscontrabili a tre livelli: a livello psichico, a livello emozionale e a livello fisico.

A livello psichico, infatti, l’Io funge da mediatore tra il mondo interno e quello esterno, fra se stessi e gli altri: in questa mediazione è proprio l’Io che controlla l’immagine di se da offrire al mondo esterno, e quali sentimenti e impulsi possono essere espressi. L’interazione tra l’Io e il corpo si attua in un processo dialettico, in cui l’Io plasma il corpo attraverso il controllo che esercita sulla muscolatura volontaria. Come già accennato quando l’espressione di un sentimento non è accettata nel mondo del bambino, questo è costretto ad inibire l’emozione mediante, ad esempio, la contrazione dei muscoli atti all’espressione dell’emozione stessa. Quando tale inibizione è lungamente protratta nel tempo l’Io abbandona il controllo sull’azione proibita e ritira l’energia dall’impulso. Il controllo dell’impulso diventa allora inconscio e il muscolo rimane in questo caso contratto.

“Senza respiro non c’è energia, senza energia il corpo si contrae, non è pienamente vivo, ed ecco perché poi si ha bisogno di compensare con diversi meccanismi, o si cerca di essere più forti più veloci più belli… ma l’unico modo in cui gli uomini possono imparare è attraverso il sentire, attraverso l’esperienza personale, fisica concreta”.
(A. Lowen)

Imparare il linguaggio del corpo

Lowen è molto chiaro rispetto alla complessità del linguaggio del corpo e rispetto alla necessità di una seria formazione. Saper lavorare sul corpo richiede una esperienza in prima persona prolungata.. Lasciamo parlare Lowen “La capacità di comprendere il linguaggio del corpo non si impara né facilmente né velocemente. E’ necessaria una buona formazione e molta esperienza per sviluppare questa capacità fino ad un alto livello di competenza.  Comprendere i diversi modelli di trattenimento nelle singole parti del corpo (bocca, occhi, spalle, bacino, piedi ecc.) è come leggere le parole. Saper leggere correttamente non comporta di per sé la capacità di comprendere il significato. Per essere comprese, le parole vanno inserite nel contesto della frase, del paragrafo, del capitolo in cui sono contenute. Quando guardo il corpo di una persona, tengo conto dell’espressione delle singole parti ma ne rimando l’interpretazione al momento in cui sono in grado di avere la comprensione della totalità.

Il mio obiettivo principale è l’espressione dell’individuo nella sua unicità e totalità. Ogni corpo ha una sua espressione unica che rivela la personalità ed il carattere individuale.”

Differenza tra yoga e bioenergetica

La bioenergetica si muove nella direzione della spiritualità ma mantiene sempre uno sguardo di cura di blocchi e tensioni corporee che ci allontanano dal nostro mondo emotivo. Lo yoga  ci invita a coltivare, ad educare il corpo per coltivare ed educare lo spirito. Così in uno abbiamo bisogno di spontaneità (e disordine), nell’altro di disciplina e precisione. Però queste strade si incontrano. Dopo il disordine e il rumore, arriva la grazia e il silenzio.

In bioenergetica la tendenza è a non concentrarsi con un lavoro eccessivamente diretto sul respiro. Piuttosto la richiesta è quella di diventare consapevoli del respiro naturale, inteso come il respiro che sta avvenendo, nel momento in cui viene richiesto di portare l’attenzione.

Lo scopo di questa richiesta è di fornire un sostegno per aprire i blocchi e le contrazioni che limitano il fluire naturale del respiro mantenendo la consapevolezza di ciò che accade nel momento in cui accade.

 

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